All’inferno e ritorno. Il Ravenna si trova sull’orlo del baratro quando un errore di Magnani sul rasoterra dal limite di Di Fiore e la fortuita deviazione di Mandorlini sul tiro, tutt’altro che irresistibile, di Matei, a prolungare la traiettoria quel tanto che basta per diventare imprendibile, fanno volare il Villafranca sul 2-0 quando il cronometro dice 38’ della ripresa. Qui il Ravenna usa il cuore, tutte le energie, anche nervose, rimaste, l’orgoglio e soprattutto la testa: quella di Mandorlini che al 41’ scarica sotto l’incrocio la parabola di Righini e quella di Ambrogetti che proprio al 45’ impatta l’angolo di Righini e brucia tutti, Cantamessa compreso, firmando il più rocambolesco e incredibile dei pareggi. Certo, il Ravenna, anche questa volta costretto a fare i conti con tante e pesanti assenze, non sfrutta in pieno nemmeno il terzo scontro diretto e resta lì, appena sopra l’incandescente zona playout, dimostra di non avere smaltito del tutto la sbornia di Arzignano, rimanda l’appuntamento con la vittoria, ma almeno evita una sconfitta che avrebbe avuto effetti sanguinosi sulla classifica e sul morale della truppa.

In un primo tempo molto bloccato, col Ravenna che fatica a verticalizzare e un Villafranca che resta a guardia del fortino, sono soprattutto Radoi e Ambrogetti a provarci: il primo al 25’ e al 28’ con due tiri simili che non hanno fortuna; il secondo nel finale di frazione al 37’ quando, libero e un po’ defilato sul secondo palo, spedisce sul fondo da buona posizione. Radoi si fa sentire e vedere anche a inizio ripresa, con un delizioso tiro a giro che esce di un niente, con Cantamessa immobile. Poi, le prime mosse dalle due panchine e i primi brividi di marca veronese soprattutto quando War al 30’ non inquadra la porta sporcando di testa il bel suggerimento di Cecco. Antipasto dei botti di fine gara con il Villafranca che scappa e il Ravenna che lo raggiunge. C’è tempo anche per vedere proprio al 48’ il siluro dalla distanza di Magri lambire il palo: sarebbe stato il 3-2. Una finestra sul Paradiso, un’impresa da mandare alla storia.

Avevamo ancora addosso le scorie della gara di Arzignanoammette l’allenatore Andrea Mosconie i ragazzi hanno giocato poco tranquilli, con un po’ d’ansia, bloccati mentalmente. La partita si era messa in salita, ci siamo trovati sotto di due reti su episodi fortuiti, un infortunio del nostro portiere, che ci può stare e non va certo colpevolizzato, e un tiro deviato; i ragazzi sono stati bravissimi a crederci e a recuperare. Dico sempre che le partite finiscono al 95’ e dunque non avevo perso le speranze. Conosco bene i ragazzi, vedo come lavorano, so che danno tutto in allenamento e sul campo ma in questo momento questo è quello che possono dare. Dobbiamo continuare a lavorare per rimetterci in carreggiata e chissà che questo pari, per come è maturato, non sia la scintilla che ci riaccende”.

Il tabellino della gara

Ravenna-Villafranca 2-2

RAVENNA (4-1-4-1): Magnani; Maini (22’ st Atzori), Mandorlini, Caidi, Leonardo; Righini; Radoi (14’ st Battiloro), Del Mastio (35’ st Magri), Guagneli, Ambrogetti; Petrascu. A disp.: Iglio, Destani, Minardi, Mingozzi, Baccarini, Innocenti. All.: Mosconi.

VILLAFRANCA (4-2-3-1): Cantamessa; Belfanti, Binatti, Antinori, Avanzi; Calvetti, Tanaglia; Vincenzi (22’ st Matei), Cecco, Di Fiore (34’ st Mella); War (44’ st Tonini). A disp.: Baciga, Cisse, Cacciatori, Aruci, Viviani, Masserdotti. All.: Lorenzini.

ARBITRO: Festa di Avellino.

RETI: 31’ st Di Fiore, 38’ st Matei, 41’ st Mandorlini, 45’ st Ambrogetti.

NOTE: Ammoniti: Tanaglia, Atzori, Calvetti. Spettatori 650 circa. Angoli: 4-5. Recupero: 0’ e 3’.