Un gol atteso esattamente un anno. L’ultimo hurrà di Sebastian Petrascu era, infatti, datato 2 novembre 2014, col sigillo del 3-0 finale con cui l’Imolese aveva rimandato a casa l’Abano Terme. Poi il ginocchio che salta e il lungo periodo di sosta e di riabilitazione. E la chiamata del Ravenna, che lo ha aspettato e lo ha messo nelle condizioni di rimettersi in sesto. E domenica “Seba” è tornato a fare quello per cui vive: segnare. Un bel diagonale, a trafiggere Cantamessa, per aprire la strada al pesante successo del Ravenna. “Sono contento. E’ una bella sensazione tornare a segnare dopo un anno – dice – e sono più contento se penso che il mio gol è comunque servito a vincere la partita. Dovevamo già chiuderla nel primo tempo, poi ci siamo complicati la vita permettendo a loro di rientrare in gara; per fortuna Innocenti ha trasformato quel rigore nel finale. Era importante fare tre punti: è stata una vittoria pesante per il prosieguo del nostro campionato”. Rigore che il capitano ha trasformato mentre Petrascu era nello spogliatoio, allontanato dall’arbitro dalla panchina dopo il penalty concesso ai padroni di casa. “Mi secca parecchio questa espulsione perchè davvero non ho detto nulla. La mia unica colpa è di avere esclamato ‘pensa te se è rigore questo’. A fine partita ho cercato di spiegare all’arbitro che nessuno di noi lo ha offeso o ha protestato in maniera plateale; spero ne tenga conto”. Uno stop che non ci voleva per Petrascu, in un momento in cui sta aumentando il suo minutaggio per arrivare alla piena condizione. “Fisicamente sto meglio – ammette – ma è solo giocando con continuità che posso entrare in condizione e trovare la forma migliore. Stare fuori per infortunio così tanto tempo è stato un calvario; adesso voglio recuperare un po’ di questo tempo; se non venivo espulso era meglio”. A Villafranca, comunque, è parso chiaro che quando sarà al cento per cento, Petrascu potrà essere una pedina preziosa nello scacchiere di mister Mosconi. “Stiamo migliorando e cerchiamo sempre più di calarci nella sua impronta di gioco offensivo. Lieto di mettermi a disposizione di questo progetto e spero di dare il mio contributo”.