Ha iniziato il campionato provocando il rigore del momentaneo pareggio del Legnago nella gara d’esordio, e ha chiuso la stagione determinando il penalty che ha portato il pareggio della Ribelle. Ma per fortuna sua e del Ravenna, la stagione di Luigi Battiloro non è legata solo a questi due episodi sfortunati. In mezzo ci sono due gol determinanti per il risultato, 24 presenze e un’interessante crescita. Il 20enne attaccante di Torre del Greco comincia dalla…fine: cioè dal rigore provocato. “Sul cross di Bajrami, ho istintivamente alzato le braccia per coprire la faccia. Il pallone mi ha sbattuto sul gomito. Ero in area e l’arbitro ha accordato il rigore”. Due minuti prima, però, Battiloro aveva firmato la rete del vantaggio, che l’attaccante racconta così: “Leonardo ha messo in mezzo una bella palla, De Vecchis è stato molto bravo a fare la torre e io ho calciato con tutta la forza che avevo. Era un pallone al bacio…”. Un gol – il 13° in carriere per Battiloro – che è nato dai tre giocatori che Mosconi ha mandato in campo nella ripresa, a conferma che nel gruppo giallorosso tutti sono utili e sanno farsi trovare pronti. Lo stesso Battiloro, subentrato 13 volte, incarna più di altri questa situazione. “Posso ritenermi soddisfatto – ammette -: alla fine, 24 presenze le ho messe insieme e sono stato quasi sempre una delle prime scelte dalla panchina. Avessi giocato di più probabilmente avrei anche avuto più continuità, però credo di aver raccolto e sfruttato le occasioni che mi sono state concesse. L’anno scorso giocavo in Promozione; quest’anno ho avuto il piacere di giocare in stadi come il Tardini, il Manuzzi o il Morgagni. Per me si chiude una stagione comunque positiva”. E nel match del congedo, mister Mosconi gli ha anche regalato una posizione in campo da trequartista, nella quale “Batti” ha mostrato di trovarsi a suo agio. “Questa posizione mi piace molto – ammette -: mi sono sempre visto in questa posizione”.