Al Voltini per la prima volta nella propria storia i giallorossi cercano il cambio di marcia

 

Sesta giornata di campionato e Ravenna impegnato in trasferta al Voltini di Crema, una gara inedita per i giallorossi in competizioni ufficiali. L’unico altro confronto tra le due squadre, infatti, è stato solo in questo precampionato quando i padroni di casa si imposero per 2-1 in una gara dai ritmi e dall’intensità già da campionato. La squadra allenata da Bellinzaghi, come il Ravenna, sta pagando un avvio nel quale i risultati sono al di sotto delle attese e proprio per questo rappresenta un ostacolo da prendere con le molle. Tra i nomi che spiccano nella rosa lombarda contiamo Recino, Ricozzi e Melchiori, giocatori quotati, di esperienza e da tenere quindi sotto attenta osservazione. La gara di Crema arriva dopo soli 3 giorni dal pareggio in rimonta contro il Fanfulla, tre giorni che però consentono a Serpini di recuperare alcuni giallorossi. Scontato il turno di squalifica Pipicella si ricandida ad un posto da titolare al centro della difesa, retroguardia che potrà contare anche sul rientro di Gigli, regolarmente convocato dopo aver smaltito l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai giochi nelle ultime due partite. Anche Lisi e Grazioli che non erano in perfette condizioni hanno lavorato sempre con la squadra e sono pienamente arruolabili. Unico indisponibile Giacomo Marangon che deve scontare un ultimo turno di squalifica. Al netto delle convocazioni quel che è certo è che i giallorossi dovranno scendere in campo con attenzione, determinazione e grande intensità fin dal primo minuto, qualità imprescindibili per accendere quella scintilla che può dare la svolta alla stagione giallorossa. Se anche con il Fanfulla ai punti i giallorossi avrebbero nettamente meritato la vittoria, il risultato non ha premiato la prestazione e domani sarà necessario il miglior Ravenna possibile per invertire questo trend.

Il tecnico Serpini al riguardo non si è certo voluto nascondere nella conferenza stampa pre partita: “Domani dobbiamo andare la lasciandoci alle spalle gli errori e fare questo clic di cui parliamo tutte le domeniche e non facciamo mai. Dobbiamo alzare il livello di guardia per quanto riguarda l’intensità e la cattiveria agonistica. Ci dobbiamo preparare per una guerra, sarà una partita meno di fioretto ma più di elmetto contro una squadra molto forte e che fa dell’intensità il proprio marchio di fabbrica. “