Al suo quarto anno in giallorosso, Elia Ballardini si appresta ad iniziare una stagione che lo vede indossare la preziosa fascia e riassaporare la Serie C perduta tre anni fa

Di seguito l’intervista integrale della versione apparsa sul numero 19 di RFC Magazine consegnato allo stadio in occasione della partita Ravenna – Fermana

E’ diventato il giocatore di più lunga militanza nel Ravenna dopo l’uscita di scena di Ambrogetti, Innocenti e Mandorlini, ha conquistato la fascia di capitano, è stato investito del compito di essere uno dei trascinatori del gruppo e uno dei maestri per i più giovani, si appresta a riassaporare il clima della C, dove ha giocato fino a quattro anni fa. Elia Ballardini tutto questo lo sa e rende questo suo inizio di stagione frizzante e promettente.

“Balla” parte dalla fascia di capitano. “E’ una bella responsabilità, mi rende orgoglioso. Le gerarchie l’anno scorso erano definite e chiare purtroppo i tre ragazzi con cui ho diviso la fascia non ci sono più e di conseguenza la fascia è spettata a me. Interpreto questo ruolo come ho sempre fatto in campo, correndo per 90’ e aiutando i compagni, cercando di stimolarli ogni giorno, pronto per qualsiasi evenienza ad aiutare i più giovani a non fargli sentire alcuna pressione o problema”.

Poi conta le ore che lo separano dal suo ritorno in C. “E’ un ritorno molto dolce per come era iniziata l’avventura a Ravenna e anche molto rapido pensando a quello che era il progetto che la società mi aveva prospettato fin dal primo giorno in cui  ci siamo visti e messi d’accordo. Questo ritorno in C lo considero un premio alla scelta che ho fatto anni fa: mi sono rimesso in gioco, ho vinto campionati e scommesse personali, e l’ho fatto a Ravenna, nella mia città. E questo è ancora più bello e mi dà più gusto”.

Il capitano è uno dei pochi volti noti in un organico molto rinnovato ma che sembra aver già disegnato un Ravenna molto simile a quello vincente dell’anno scorso. “Noi sappiamo che per una neopromossa che affronta un campionato che mi dicono essere molto impegnativo e di alto livello, la base deve essere quella; per tanti nostri giocatori è la prima volta in C e non concedere niente o il meno possibile all’avversario e pian piano crescere in fase offensiva e, quando abbiamo la palla, trovare gli automatismi giusti diventa la strada necessaria per ritrovare quelle caratteristiche che ci hanno permesso di emergere e vincere nello scorso campionato”.

E da buon capitano Elia tocca le corde del cuore dei tifosi. “Il pubblico in questi anni è sempre stato importante e ha sempre risposto bene quando la squadra ha cominciato e continuato a vincere. I nostri tifosi sanno quanto abbiamo bisogno di loro. Non sarà un campionato come quello passato; quest’anno ci attende un torneo pieno di difficoltà, in cui anche il pareggio contro le grandi squadra sarà importantissimo. Ci auguriamo che l’entusiasmo creatosi l’anno scorso venga subito alimentato con risultati positivi e poi ci penseremo noi a tenerlo vivo e a portarci dietro i nostri tifosi che sono e devono continuare ad essere la nostra arma in più”.

Infine, un giudizio sulla C che parte domenica. “A detta di tutti, il campionato della stagione scorsa, con le nuove regole, è stato di altissimo livello; non so se l’abbassamento della quota degli Over e se la mancanza di alcune big, giustamente salite, possa cambiare la cifra tecnica del girone; di certo, per noi cambia poco. Sappiamo che il nostro obiettivo è la salvezza e che se non giochiamo tutte le partite con le nostre armi vinciamo contro nessuno. Se invece siamo noi e giochiamo da Ravenna ogni partita possiamo anche pensare di toglierci delle soddisfazioni.  Raggiungere la salvezza è un traguardo importante per il futuro di ognuno. Farlo in una piazza come Ravenna avrebbe ancora più valore”.