Davide Mandorlini è il veterano del gruppo giallorosso. Quella attuale è la terza stagione di fila con la maglia del Ravenna, la quarta nelle ultime sei annate. Di momenti negativi ne ha vissuto più di uno e sa, dunque, cosa serve per rialzarsi e ripartire. “Dobbiamo crescere dal punto di vista tecnico  e limitare gli errori perchè adesso ci stanno fortemente condizionando”. Errori pagati puntualmente caro e che stanno riflettendosi su una classifica meno sostanziosa di quella che avrebbe potuto e dovuto essere. E il match col Lentigione è la conferma che il vento, in questo momento, è contrario. Pronti-via ed è subito 0-1. “Su quel tiro potevamo in generale fare un po’ meglio. Io ho cercato di controllare l’avversario evitando di commettere una scorrettezza per non subire il rigore e cercando di tenerlo più lontano possibile”. Poi l’espulsione (la terza consecutiva). “Quel rosso a Iglio ci ha condizionato. Non è mai facile recuperare le partite quando sei sotto di un gol e in inferiorità numerica, eppure ci abbiamo provato in tutti i modi e alla fine contiamo molte occasioni da rete costruite. Abbiamo comunque fatto la partita e il pareggio l’avremmo ampiamente meritato”. Poi, nel finale lo 0-2 dopo essere rimasti in nove per l’infortunio di Ballardini a sostituzioni già fatte. “Siamo rimasti in nove con tutti gli attaccanti in campo e lì sono saltati gli equilibri”. E, al triplice fischio dell’arbitro, la rabbia della tifoseria, delusa e amareggiata. “Capisco che i tifosi siano scontenti e li comprendo; mi dispiace per loro, però l’impegno da parte di tutti c’è stato, abbiamo creato tanto e nessuno si è tirato indietro”. La ricetta, in casi come questi, è sempre quella: “Ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo da martedì lavorando ancora più sodo. Il campionato è ancora lungo e la classifica è sotto controllo. Gli errori ci sono e, come detto, dobbiamo cercare di limitarli. Poi, siccome ci sta girando tutto storto, dobbiamo cercare di portare dalla nostra parte gli episodi”.