Lorenzo Guagneli aveva già avuto la soddisfazione di gioire per un gol. Nei due anni al Bakia ne aveva messi insieme ben 6 in 55 partite di Promozione. Ma quello segnato domenica a Valdagno contro l’Altovicentino ha tutt’altro sapore. “Intanto è il mio primo gol in D – spiega il 18enne centrocampista di Faenza – e conta più degli altri, perchè è stato decisivo per il risultato, mentre i precedenti spesso si erano rivelati ininfluenti. Poi, lo cercavo da un po’ e quando ho visto il pallone entrare in rete ho provato un’emozione unica. E infine lo ritengo una sorta di suggello ad un inizio di stagione in cui sono riuscito a ritagliarmi un mio spazio in squadra e nel gruppo”. Il primo sigillo è arrivato, tra l’altro, nella prima domenica in cui Guagneli è stato utilizzato a centro-sinistra in una linea a tre. “In questa posizione mi sono trovato bene e credo sia quella che più si adatta alle mie caratteristiche; è stata una mossa tattica che forse ha disorientato l’Altovicentino. Il mister me l’aveva predetto che avrei segnato: adesso mi tocca pagargli una pizza…”, dice ridendo. Anche con il gol di Guagneli, il Ravenna è riuscito a portare a casa un punto dalla difficile trasferta valdagnese, il modo migliore per iniziare il trittico di partite contro le prime della classe, e un punto utile ad allungare la serie positiva a sei partite. “Questo pareggio ce lo siamo meritato; abbiamo fatto un gran primo tempo e dimostrato ancora una volta come il nostro atteggiamento offensivo sia ormai il marchio della squadra, impresso dal nuovo mister, quello che potrà farci fare il salto fra una stagione discreta e una ottima. Non guardiamo la classifica, ma anche domenica abbiamo avuto la conferma che possiamo puntare a qualcosa di più di una salvezza nelle ultime giornate”.